RAPPRESENTAZIONE TEATRALE DE “IS JANAS”

Quattro Janas, le creature fatate che un tempo abitavano l’omonima grotta sadalese, accompagneranno l’ospite in una magica escursione in cui racconteranno la leggenda di cui sono protagoniste.
L’itinerario è interrotto, di tanto in tanto, dalla breve lettura del libro “L’ultima Jana” di Pia Deidda, libro che intreccia la leggenda delle fate della grotta con l’anelito d’amore che lega una jana ad un umano pastore del luogo. Alla fine del tour, di fronte ad un falò, il visitatore potrà assaggiare “is zippulas de is Janas”,  le deliziose frittelle di cui le fate pare fossero ghiotte…

 

Periodo: La manifestazione si terrà ogni anno in coincidenza delle festività in onore di Sant’Antonio Abate (fine Gennaio).

Durata: 1 ora

 

 

IS FOGHIDONIS

Un viaggio tra riti e tradizioni ancestrali: quella che ogni anno viene scelta è la data che dà l'inizio al Carnevale con la prima uscita dell'anno delle maschere tradizionali.

Con l'accensione dei fuochi  prenderanno vita performance itineranti di teatro, musica e danza; sfila la maschera tradizionale de "Su Urtzu e su pimpirimponi" di Sadali, come da tradizione barbaricina, che vede la prima uscita delle maschere di carnevale nel giorno di Sant'Antoni de su Fogu.

SAGRA DE ''IS CULURGIONIS''

Il tipico culurgione di Sadali è una sorta di raviolo con un cuore di patate, menta, aglio e formaggio pecorino fresco, ma il ripieno varia molto a seconda della zona della Sardegna. La forma a mezzaluna, dovuta alla chiusura dei bordi effettuata pizzicandoli con le dita, è una lavorazione che dona al prodotto la particolare forma di una spiga. Si può servire o in bianco con pecorino grattugiato oppure con la salsa di pomodoro.

La sagra si tiene, a Sadali, ogni prima domenica di Agosto.

 

SAN VALENTINO

La festa di San Valentino cade secondo il calendario liturgico il 14 febbraio, ma a Sadali per motivi di natura economica e sociale viene festeggiato l'8 febbraio e principalmente il 6 ottobre. In passato la festa era un evento particolarmente sentito: nei giorni precedenti si era soliti fare una pulizia completa della casa per accogliere gli ospiti che si era soliti invitare per la ricorrenza. Venivano inoltre preparato il pane e i dolci, si macellavano pecore e capre. Il giorno della festa il simulacro di San Valentino veniva vestito per la solenne processione dalle prioresse e dai confratelli. Il corteo veniva aperto da un cavaliere che portava un'asta con un prezioso drappo. Seguiva un confratello con un crocifisso e un altro con la croce in argento affiancato da altri due che reggevano delle alte lanterne. Un altro confratello teneva un medaglione con lo stemma della confraternita. La processione veniva diretta dal priore, che portava in mano una sfera d'argento, sormontata da una croce fissata ad un'asta. Sfilavano quindi le prioresse con gli stendardi e infine le donne che recitavano il Rosario.

San Valentino veniva portato in spalla; seguivano il sacerdote con i chierichetti e gli uomini. Al termine della processione veniva celebrata la Messa Solenne. I festeggiamenti civili consistevano nell'organizzare gare poetiche e balli sardi al suono delle launeddas. Attualmente la festa del Patrono ha perso gran parte dei suoi antichi rituali tuttavia la profonda devozione dei Sadalesi verso San Valentino è rimasta forte e immutata.

 

 

FESTA DI SANTA MARIA D’ITRIA

La ricorrenza dedicata a Santa Maria prevede un ricco calendario di manifestazioni religiose e civili. La festa si apre con una sentita processione lunga 12 km con cui il simulacro della Madonna viene accompagnato nella chiesetta campestre a lei intitolata; durante il lungo tragitto è prevista una sosta durante la quale il comitato offre a tutti i fedeli dolci tradizionali e bevande. Giunti presso la chiesetta viene celebrata la santa messa. Il giorno seguente, con un'altra processione, il simulacro viene ricondotto presso la chiesa parrocchiale, in cui prosegue le celebrazione dei riti. Per la festa vengono inoltre organizzate manifestazioni civili, con balli e canti tradizionali.

Periodo: 1° fine settimana di giugno (date variabili)